PELLEGRINA DELL’ONDA D’ORO
MARGHERITA PAVESI MAZZONI
PELLEGRINA DELL’ONDA D’ORO
7 APRILE – 15 MAGGIO 2011
ROTONDA DELLA BASILICA DI SAN CARLO AL CORSO
P.zza San Carlo, Milano
Giovedì 7 aprile alle ore 20 si inaugurerà “Pellegrina dell’onda d’oro” mostra personale di Margherita Pavesi Mazzoni.
Per il pubblico milanese l’autentica scoperta di una personalità straordinaria e complessa, che ha sviluppato in estrema solitudine e isolamento un percorso espressivo di alto livello, con rara e sofferta autenticità esistenziale.
L’esposizione, aperta fino al 15 maggio, è promossa dalla Corsia dei Servi di Maria in collaborazione con Luoghi dell’Infinito, mensile di arte cultura e itinerari del quotidiano Avvenire, dalla Fondazione Crocevia e dalla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, Villa Clerici di Milano.
L’artista ha esposto prevalentemente all’estero, a Lucerna e a Ottoberg in Svizzera; a Salbach in Austria; al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a Ginevra nel 2003.
In Italia a Busto Arsizio nel 2006, a Montepulciano nel 2008, a Rovereto e i Presepi a Tesero nel 2009 e nel 2010, oltre alla Via Crucis realizzata per la Chiesa di S. Antonio a Reggiana.
La presentazione della mostra e il catalogo sono a cura dei critici d’arte Giovanni Gazzaneo e Giuseppe Magini, con testimonianze di Ermes Ronchi, Enzo Bianchi, Mario Cossali e Graziano Manica.
Margherita Pavesi Mazzoni, recentemente scomparsa all’età di 80 anni, nasce a Milano nel 1930. Nel 1961 incontra Aldo Carpi, allora direttore dell’Accademia di Brera, con cui matura la sua formazione artistica e che la presenta ad Aldo Salvadori, il suo secondo grande maestro. Nei primi anni ’70 frequenta a Firenze l’atélier di Pietro Parigi, grande maestro della xilografia. Si dedica inoltre anche alla tecnica dell’affresco. Nel 1973 si trasferisce a Montepulciano dove trascorre il resto della vita, sviluppando il percorso di fede che ben si evidenzia nei suoi lavori.
L’artista attraverso la poesia, la pittura e la scultura, ha faticosamente vissuto e trasformato l’antico e sempre attuale “urlo” della donna esclusa, umiliata, mortificata (…“povera donna, piccola donna sei sempre una prigioniera…”), nella contemplazione della donna che “è pace, è energia solare, è portatrice di vita” e non più oggetto di perdizione e tentazione diabolica.
La travagliata vita di abbandoni e sofferenze (“Sterili. Sterili, vogliamo essere per non generare figli da far trucidare nelle vostre guerre”) ha raggiunto una finale ascesi mistica nella ispirata ricerca e rappresentazione di “un segno di luce, un segno di speranza”.
L’esposizione presenta oltre 40 opere: dipinti ad olio, ori, composizioni materiche, icone, grafiche a carboncino e tecnica mista.
Il titolo emblematico “Pellegrina dell’onda d’oro” è tratto dalla “Autobiografia cromatica”, edizione numerata di 3 piccoli libri, realizzata poco prima della morte, con presentazione di Enzo Bianchi, Priore di Bose. Le tre cromie Nero, Bianco e Oro, sintetizzano i tre periodi della sua vita: il Nero la giovinezza con tutti i suoi entusiasmi e le inevitabili sconfitte; il Bianco la maturità personale e artistica e l’Oro il traguardo di una diffusa spiritualità cosmica:
Catalogo e Allestimento a cura di Edizioni Osiride di E. Setti & C. s.n.c. di Rovereto.
Coordinazione e Promozione: Lexart, Via Paolo Giovio 29, Milano – segreteria@lexart.it
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Buffet curato da Wondercook e Vini dell’Azienda Agricola Poliziano.